Viste le numerose segnalazioni che ho ricevuto da alcuni cittadini (chi per importi elevati, chi per guasti alla rete, chi per problemi sulla qualità dell’acqua, etc etc) e dopo aver passato non pochi minuti al telefono con il numero verde (che a dire il vero si è dimostrato disponibile), riporto nella presente alcune indicazioni utili per coloro che necessitano di inviare istanze ad Acea ATO2 successivamente alla ricezione della prima fattura inerente al periodo 30 settembre 2022 – luglio 2023.
Resto convinto del fatto che una mobilitazione di massa (non solo ad Anguillara, ma anche in altri comuni) avrebbe potuto cambiare gli esiti di questa ignobile mercificazione di un bene essenziale come l’acqua (iniziata, ormai, nel lontano 1994 con la Legge Galli e terminata con la modifica all’art. 147 del DLgs 152/2006 avvenuta con la Legge 233/2021).
Ma ormai il danno è fatto.
Richiesta di rateizzazione
E’ possibile procedere all’inoltro della richiesta di rateizzazione tramite i seguenti canali (il modulo che avevo precedentemente pubblicato è stato dismesso …. poi uno viene tacciato per polemico quando afferma che siamo caduti dalla padella alla brace):
- presso gli uffici al pubblico (sede Acea di P.le Ostiense, 2 00154 Roma);
- chiamando il numero verde 800-130331;
- utilizzando la APP o la piattaforma MyAcea, informazioni e modalità di accesso disponibili a questo indirizzo: LINK;
- utilizzando lo sportello digitale raggiungibile a questo indirizzo: LINK.
Informazioni aggiornate il 7.9.2023 alle ore 10.43 a seguito della veridica della dismissione di alcuni canali di comunicazione da parte di Acea ATO2.
Richiesta di modifica contrattuale retroattiva
Se a seguito della ricezione della recente fattura emessa da Acea (periodo 30/09/2022 – 07/2023) vi trovaste nella condizione di dover richiedere una modifica in quanto avete verificato che la stessa è stata emessa sulla base di un errore dovuto al trasferimento del ruolo idrico dal Comune ad Acea (purtroppo e come anticipatamente denunciato dal sottoscritto) come per esempio:
- erroneo numero dei componenti il nucleo familiare;
- applicazione della tariffa NON RESIDENTE al posto della tariffa RESIDENTE;
- erronea lettura del contatore al 30.09.2022 (previa disponibilità di una prova certa – come per esempio la foto del contatore con dimostrazione della data – se non l’avete, provateci comunque);
- errata intestazione dell’utenza (per esempio la mancata applicazione del subentro);
è possibile procedere all’invio del modulo scaricabile a questo LINK (modulo in formato PDF) specificando chiaramente che la richiesta vale a partire dal 01.10.2022, data dell’inizio della gestione del servizio da parte di Acea ATO2, allegando copia di un documento di identità.
Il suddetto modulo (compilato con grafia chiara e completa – è un consiglio il mio!) deve essere inviato ai recapiti sotto riportati mantenendo copia della ricevuta di invio per eventuali future controversie che dovessero emergere:
- tramite posta (raccomandata) all’indirizzo P.le Ostiense, 2 – 00154 Roma;
- tramite PEC all’indirizzo reclami.ato2@pec.aceaspa.it (metodo preferibile).
Richiesta di modifica contrattuale NON retroattiva
Per procedere, invece, alla modifica delle voci contrattuali (anagrafiche comprese – email, numero telefono, PEC, etc etc) per le “prossime” fatture, è possibile rivolgersi al numero verde 800-130331.
Segnalazione guasti
Utenze domestiche
Per segnalare un guasto idrico o fognario, chiamare il numero verde 800-130335, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Per segnalare mancanza d’acqua o bassa pressione dovrete comunicare (sempre al suddetto numero verde) anche il codice utenza o la matricola del contatore (tenete, quindi, a portata di mano una bolletta).
Utenze commerciali
Per segnalare un guasto idrico o fognario chiamare il numero verde 800-130331, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle ore 19:00 e il sabato (eccetto i festivi) dalle ore 08:00 alle ore 13:00.
Riflessioni e proposta
La cessione del servizio idrico integrato al gestore unico Acea ATO2 parte da lontano e classifica i “politici”, siano essi interpreti della politica locale, regionale, nazionale o europea, in tre distinte categorie:
- quelli che NON HANNO alzato la mano a favore della privatizzazione;
- quelli che HANNO alzato la mano a favore della privatizzazione;
- quelli che SI SONO ASTENUTI:
- per mancata conoscenza del tema;
- favorevoli alla cessione ma rispettosi del mandato popolare;
- perché si sentivano obbligati dalla scadenza imposta dal legislatore ma ritenevano la stessa un ricatto al quale non volevano sottomettersi;
- …. di ragioni per astenersi, più o meno condivisibili, ce ne sono molteplici.
In questo momento (a cessione avvenuta) non mi interessa puntare il dito (ho sempre la speranza che l’elettore rammenti quello che è stato al momento del voto, sono un ottimista in questo), ma non accetto la banalizzazione di coloro che hanno alzato la mano lo scorso settembre 2022 affermando di aver fatto tutto il possibile per evitare la cessione, perché così non è.
Perché non esiste alcun atto ufficiale (da ottobre 2020 ad oggi), iniziativa pubblica, articoli di giornali, comunicati stampa, etc etc che dimostrino almeno il tentativo di trovare una strada alternativa. Agire per cercare una diversa via non vuol dire avere la certezza di scongiurare la cessione del servizio, ma di certo avrebbe consegnato alla storia politica locale una immagine diversa dell’attuale Amministrazione comunale che – ai miei occhi – è parsa disinteressata al tema e con la smania di cedere il servizio idrico all’ultima occasione utile perché ritenuto una scocciatura (la gestione del SII alle condizioni capestri cui era costretto il Comune era decisamente complessa e rognosa, ma esistono anche le lotte in difesa dei principi cui la Politica dovrebbe sempre guardare, altrimenti lasciamo stare e mettiamo tutto in mano ad un Commissario, risparmieremmo anche soldi).
Ma la critica maggiore (questa si, è inevitabile) che muovo all’attuale Amministrazione, visto e considerato che il comune di Anguillara è stato uno degli ultimi (mi sembra il penultimo) a cedere il servizio e – quindi – con la consapevolezza dei problemi che ci sarebbero stati con la prima fattura (cosa nota, viste tutte le precedenti cessioni), è la assoluta mancanza di iniziative per accompagnare la cittadinanza al passaggio del servizio, per spiegare quali fossero i rischi/errori che si possono commettere, per mostrare come cambiano le fasce agevolate, per raccomandare un uso morigerato della risorsa idrica, etc etc, nonostante ciò fosse stato più volte suggerito!
Cercando di guardare avanti e per aiutare la collettività (Amministrazione comunale compresa) ho provveduto a richiedere ad Acea ATO2 via PEC di mettere a disposizione i suoi esperti di fatturazione e/o tariffe al fine di organizzare un incontro pubblico con la cittadinanza (come fatto dal Comune di Capena del 2018).
Non sarebbe male se la conferma di ciò potesse giungere prima del prossimo Consiglio comunale sul tema convocato per il giorno 11 settembre.
Enrico Stronati
Consigliere comunale