Comunicazione

Crisi idrica: risposta del Sindaco incompleta e inadeguata

I cittadini di Anguillara hanno diritto ad amministratori che li difendano, non che si limitino a spiegare Acea

In seguito al recente comunicato del Sindaco sulla grave emergenza idrica che da settimane affligge il territorio (attualmente leggermente attenuata), sento il dovere di una replica, soprattutto per rispetto dei cittadini e dei loro diritti violati.

Il Sindaco si è limitato a riportare la versione di Acea, senza menzionare o affrontare i punti più critici della gestione idrica. Il suo comunicato, più che informare, nasconde le responsabilità politiche e amministrative che hanno condotto alla situazione attuale.

Nessuna parola sulla qualità dell’acqua. Si tace su un aspetto doveroso, a maggior ragione se si comunica di interventi effettuati sui “filtri”, e che in passato è stato oggetto di numerose interrogazioni della sua stessa parte politica e persino di alcuni dei suoi assessori. Le analisi delle acque devono essere rese pubbliche, il Comune si deve fare carico della trasparenza di tale aspetto anche pubblicando online le analisi, acquedotto per acquedotto. Ci sono cittadini che comprano l’acqua per bollire la pasta perché non si fidano.

Nessuna trasparenza sugli atti. Il Sindaco afferma di aver ricevuto una nota da Acea, ma non la pubblica. Nessun verbale, nessuna comunicazione ufficiale è resa accessibile alla cittadinanza (e neanche al sottoscritto che, in qualità di Consigliere comunale, ha richiesto per ben 2 volte copia della corrispondenza tra Comune e Acea Ato2), che è poi tutto il contrario di “informazione completa e responsabile” da egli enunciata.

Nessun piano concreto degli interventi. Il gestore (Acea Ato2) parla genericamente di lavori in corso o “programmati”, ma non esiste alcun crono-programma pubblico, né priorità definite. Il cittadino non sa dove né quando verranno fatti i lavori che sono programmati, e questo è un non senso.

Nessun riferimento al servizio di “customer care”. Il servizio clienti di Acea è stato tempestato nelle scorse settimane di chiamate da parte dei cittadini esasperati dai gravi disservizi. Testimonianze in tal senso hanno invaso i social. Il numero verde è risultato spesso inaccessibile, selezionando il CAP 00061 veniva fornita una risposta automatica che informava di “un guasto in zona”. Quando i cittadini sono riusciti a parlare con un operatore, questi è risultato vago o disinformato sui problemi che i cittadini segnalavano.

Quando nella città si verificano puntuali, costanti e frequenti interruzioni del servizio – in condizioni climatiche estreme – si deve pretendere che il gestore fornisca un servizio clienti appropriato, informato, puntuale e non lasciare soli i cittadini a cercare l’acqua in pieno luglio, senza comunicazioni né supporto!

Nessun cenno alla reiterata violazione della Carta dei Servizi. Acea non informa in anticipo sull’interruzione del servizio, non assicura il minimo vitale d’acqua, non rispetta i tempi di risposta e ripristino del servizio. E il Comune è complice se non interviene e non segnala le violazioni pubblicamente, ufficialmente, facendo ricorso alla stampa nazionale se necessario o alla magistratura per interruzione di pubblico servizio essenziale alla vita.

Nessun controllo sul rispetto della convenzione. Nulla si conosce in merito agli adempimenti in capo al Comune e al gestore contenuti nella convenzione di cessione del servizio idrico votata nel settembre 2022. Il Comune non ha mai diffidato pubblicamente Acea prima dell’esplosione del disagio, viene quindi il dubbio che il Comune non stia esercitando il dovuto controllo.

Durante la discussione in Consiglio del 30.09.2024 venne fatto cenno alla possibilità di installare la “casa dell’acqua” – che il gestore installa come “contentino” nei comuni che assimila e alla quale assegna il compito, previsto dalla legge, di fornitura straordinaria alternativa di acqua in caso di non potabilità o danni degli acquedotti. Che fine ha fatto?

Nessun riferimento agli indennizzi. I cittadini che sono rimasti senza acqua per giorni o settimane non sanno se avranno diritto ai rimborsi. Acea tace su questi aspetti e il Comune – quindi – si deve far carico delle loro istanze, deve attivarsi in difesa del cittadino.

Nessuna assunzione di responsabilità politica. Finalmente il Sindaco si è attivato, ma quanto ha comunicato è piuttosto debole, persino surreale laddove accusa genericamente i suoi avversari politici, lui che è il Sindaco della Giunta che ha disposto l’esecuzione della cessione del servizio idrico ad Acea. La sua nota scarica le responsabilità su siccità e consumi elevati, ignorando le (non) scelte amministrative che, dal 2020 – dal suo insediamento, hanno condotto dritto alla consegna del servizio a un soggetto privato, contro la volontà popolare già espressa in un referendum e senza aver mai esplorato alcuna delle azioni che gli sono state più volte suggerite per arrivare ad una gestione consortile in cooperazione con le altre città del lago facendo leva sull’essere i Comuni custodi di uno dei bacini idrici più grandi del Lazio. Questa non è amministrazione, è delega passiva e politica di sudditanza.

Spero che il Sindaco e la sua Giunta comprendano, anche in considerazione dell’ampia mobilitazione cittadina, l’urgenza di maggiore attenzione al problema idrico e provvedano:

  • alla pubblicazione della documentazione trasmessa da Acea o al verbale dell’incontro;
  • alla pubblicazione del piano dettagliato degli interventi, con tempi e aree coinvolte;
  • alla pubblicazione del monitoraggio della qualità dell’acqua;
  • pretendere l’avvio delle procedure di rimborso e indennizzo per i cittadini che hanno subito danni;
  • pretendere il rispetto delle regole e dei tempi previsti dalla Carta dei servizi;
  • pretendere l’immediata installazione di almeno due “case dell’acqua”.

La cessione del servizio idrico non ha significato la cessione delle responsabilità, l’acqua non è un tema “tecnico”: è un diritto umano, un tema democratico e politico.

I cittadini di Anguillara hanno diritto ad amministratori che li difendano, non che si limitino a spiegare Acea

Chi non è in grado di garantire questi valori, ne risponda politicamente.

Per completezza pubblico il link delle mie dichiarazioni di voto e il link alla trascrizione del verbale della seduta del 30.09.2022 dai quali si potrà verificare che quanto sta accadendo con il servizio idrico era stato ampiamente previsto e denunciato:

Enrico Stronati