Dal 2021, la società Unidata S.p.A. ha effettuato estesi lavori di posa della fibra ottica su numerose strade del territorio comunale. Tali interventi, pur se finalizzati allo sviluppo tecnologico, si sono progressivamente trasformati in un fattore di forte degrado urbano, a causa della sistematica assenza dei ripristini previsti. A distanza di anni, molte vie versano ancora in condizioni precarie e pericolose per la circolazione, con evidenti danni alla sede stradale.
Dalla documentazione acquisita emerge un comportamento coerente, costante e responsabile da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale, che ha inoltrato numerose segnalazioni e solleciti formali alla società Unidata, richiedendo i necessari ripristini, evidenziando difformità esecutive, proponendo sopralluoghi in contraddittorio e diffidando l’azienda in relazione a danni causati a terzi. Tuttavia, molte di queste comunicazioni non hanno ricevuto riscontro né sono state seguite da azioni concrete da parte della società.
Risulta agli atti un incontro formale, svoltosi presso il Comune il 20 marzo 2024, alla presenza del Sindaco e di vari assessori (LL.PP., Urbanistica, Edilizia scolastica), del quale non è stato redatto alcun verbale. In alternativa, tale verbale, se esistente, non è stato mai trasmesso al sottoscritto, nonostante esplicita richiesta. Un fatto che solleva più di un dubbio in merito alla trasparenza e alla gestione politica della vicenda. Dopo oltre tre anni dall’avvio dei lavori, un incontro ufficiale tra Amministrazione e azienda avrebbe dovuto prevedere una formale verbalizzazione degli impegni e delle posizioni espresse. Qualora tale verbale esista, si rinnova la richiesta di accesso per poter conoscere il contenuto dell’incontro.
Particolarmente grave è l’assenza, da parte del Comune, di un regolamento specifico sui ripristini stradali, il cui mancato presidio normativo ha impedito l’attivazione di efficaci strumenti di tutela: nessuna polizza fideiussoria, nessun fondo cauzionale, nessuna somma vincolata a garanzia dell’esecuzione dei ripristini è stata richiesta nel provvedimento autorizzativo. Una lacuna normativa e amministrativa che ha privato l’Ente di ogni leva effettiva in caso di inadempienza. Propongo al Presidente della Commissione statuto e regolamenti, di procedere celermente in tal senso, l’opposizione farà la sua parte.
Molte altre strade, però, non risultano interessate da alcun intervento di ripristino nonostante siano state oggetto di lavori da parte di Unidata, in quanto l’Ufficio Tecnico ha comunicato all’azienda che su alcune di esse sono già programmati lavori pubblici di rifacimento stradale a carico del Comune (tra queste Via Pizzo Morronto e Via Matteotti che versano in condizioni critiche da anni). È doveroso riconoscere che dopo numerose lettere e diffide, l’Ufficio Tecnico ha ottenuto da parte della società un principio di collaborazione preventiva, volto a coordinare gli scavi con la pianificazione dei lavori pubblici, evitando così casi incresciosi verificatisi nel recente passato, come la manomissione di strade asfaltate pochi giorni prima. E’ il caso di dire “spero si prosegua su questa strada”.
Da questa ricostruzione, che si basa su atti formali ottenuti dagli uffici, emerge una certa distanza tra il corretto operato tecnico – testimoniato da numerose lettere/diffide – e la poca incisività della politica. I ripristini stradali da parte di Unidata sono stati più e più volte oggetto di discussione anche in sede di Consiglio comunale, ogni volta che ne abbiamo parlato ci è stato riferito di una situazione prossima alla soluzione. Gli atti, invece, non testimoniano una particolare vivacità della politica volta alla risoluzione del problema. Un approccio che non ha saputo – o voluto – imporsi con la dovuta fermezza sin dall’inizio, lasciando eccessivo margine d’azione a un soggetto privato, con conseguenze dirette sulla qualità della vita dei cittadini.
Il 28 aprile 2025, il Sindaco ha proceduto con una formale diffida a Unidata – la seconda, dopo quella del 31 ottobre 2023. E non credo per caso, dopo tale seconda diffida, l’azienda ha avviato un parziale calendario di ripristini, tuttora in corso, in alcune vie: Santo Stefano, via delle Viole, dei Tulipani, dei Gelsomini, G. Mameli, Wagner, U. Giordano e Bellini.
Ho sempre pensato che sia compito della politica tutelare i cittadini, ma anche intervenire con fermezza e persino durezza quando un privato non opera nel rispetto del bene comune (le strade) e si permette di non rispondere a chi è preposto al controllo dei lavori (gli uffici tecnici).
Quindi, caro Sindaco, proceda con azioni anche più incisive, legali se necessario, ma garantisca il ripristino dell’asfalto, perché è avvilente (e pericoloso) percorrere le nostre strade squarciate da trincee parzialmente chiuse con materiale cementizio, passare sui chiusini sporgenti o buche determinatesi in prossimità degli scavi.
Stavolta mi troverà dalla sua parte.
Enrico Stronati