Comunicazione

Ponton dell’Elce: sulle scottature, l’acqua bollente

Ponton dell’ElceCosa aspetta l’Amministrazione comunale ad affidare la ricerca perdite occulte a Ponton dell’Elce, già finanziata dalla Regione Lazio – insieme ad altri interventi, importo totale 165 mila euro – sul finire del 2015. Eppure abbiamo purtroppo recentemente avuto modo di constatare la gravità e gli ingenti danni che le infiltrazioni sotterranee possono causare, oltre al danno ambientale ed economico. Questi non sono temi su cui si può navigare a vista!

Tutti sanno come, in caso di lievi scottature, l’acqua fredda sia il rimedio naturale più semplice. E’ fortemente sconsigliato applicare acqua bollente, ma a quanto pare a Palazzo Baronale non conoscono neanche i semplici rimedi naturali. Così, dopo aver defenestrato il Vice Sindaco Giovanni Chiriatti con un sonoro schiaffone in faccia a tutti i cittadini di Ponton dell’Elce che, nelle passate elezioni, hanno scelto di votare il M5S per avere un rappresentante locale nell’Amministrazione, arriva un altro sgarbo agli abitanti del popoloso quartiere alla periferia della Città.

Ma andiamo con ordine. A partire dal Giugno 2015, mi occupai, con il supporto dell’Ing. Federico Vittori – allora capo area LLPP, Manutenzioni ed Ambiente – del contributo Regionale per i lavori di miglioramento del servizio idrico facendo richiesta di poter utilizzare i fondi avanzati dal finanziamento regionale (500 mila euro, Determinazione G10068 del 11.07.2014) per l’acquisto degli impianti di trattamento acqua. Dopo una serie di richieste e di incontri con gli uffici regionali, ottenemmo il consenso all’utilizzo delle somme avanzate (circa 165 mila euro). L’ufficio LLPP, Manutenzioni ed Ambiente inviò conseguentemente una nota agli uffici regionali (del 20.06.2015, oggetto “Relazione e stima per opere connesse all’impianto di potabilizzazione del tipo ADSORBENTE già installato presso il comprensorio urbano di Ponton dell’Elce fornito dalla soc. GRUPPO ZILIO S.p.A.”) nella quale venivano precisamente individuati gli interventi di seguito riportati (tratto dalla nota inviata alla Regione):

  • la costruzione di un nuovo pozzo artesiano ad integrazione di quelli esistenti ;
  • l’ampliamento del serbatoio esistente mediante realizzazione di nuovi accumuli con strutture di tipo prefabbricato;
  • la sanificazione e sistemazione del serbatoio esistente per evitare il suo ulteriore ammaloramento;
  • la sistemazione e messa a norma dell’impianto elettrico – meccanico di pressurizzazione esistente;
  • attività di ricerca e riparazione perdite presso la rete di distribuzione al fine di scongiurare pericoli di infiltrazioni nella rete stessa nei periodi di calo o assenza di pressione; e limitare gli sprechi di acqua trattata.

La Regione, in data 07.08.2015, con la Determinazione G09953 autorizzò il Comune all’utilizzo della somma (163.280,00 Euro) e nella stessa veniva esplicitamente chiarito che il Comune avrebbe dovuto rispettare le condizioni contenute nella nota di richiesta (cito: “nel rispetto della condizioni riportate nella sopracitata nota e dei pareri che si rendesse necessario acquisire”).

La Regione, quindi, vincolò l’erogazione delle somme all’utilizzo delle stesse per i sopra elencati interventi. Questo perché le somme oggetto del finanziamento sono prelevate da un capitolo del bilancio regionale specificatamente destinato al tema “acqua” e, ancora più nello specifico, alla risoluzione dell’emergenza idropotabile.

Ometto di raccontare che già agli inizi di Giugno l’ufficio era già pronto all’affidamento in appalto di alcune delle sopra elencate attività, tra queste l’attività di ricerca e riparazione delle perdite “occulte”.

Difatti, l’attuale Amministrazione, in data 20.07.2016 emise la Determina Dirigenziale n. 905 (proposta del 05.07.2016) avente ad oggetto: “OTTIMIZZAZIONE E MONITORAGGIO DELLE PORTATE E DELLE PRESSIONI DELLE RETI IDRICHE DI PONTON DELL’ELCE. AFFIDAMENTO SERVIZIO ED IMPEGNO DI SPESA. C.I.G. ZAB18D2A9E” con la quale affidava il servizio per “lavori di ricerca perdite mediante il monitoraggio, per mezzo di idonee apparecchiature, della rete idrica e della ottimizzazione delle pressioni” per un importo intorno ai 20 mila euro.

Di questa Determinazione fu dato risalto dalla solita testata giornalistica web con un articolo firmato “Red. Cronaca” in data 08.08.2016 e titolato: “Anguillara: acqua tra gare a ribasso e chiamate dirette”. Nello stesso si affermava, cito, “24.278,00 euro per la ditta BM Tecnologie industriali srl di Limena (PD) è l’importo che il Comune di Anguillara ha ritenuto congruo per far effettuare il monitoraggio delle portate e delle pressioni delle reti idriche con ricerca delle eventuali perdite di acqua, a Ponton dell’Elce, quartiere periferico di Anguillara”.

E quindi? Quindi accade che in data 30.07.2016 (Determina Dirigenziale n. 946), ovvero 8 giorni prima che venisse pubblicato l’articolo di cui sopra, il Comune decide che non se ne fa più niente, non serve più fare la ricerca perdite occulte motivando con, cito, “successivamente mediante amministrazione diretta si è proceduto alla individuazione e riparazione di numerose e copiose perdite rilevanti che lasciano presupporre che possa esserci una riduzione e modifica della tipologia dei lavori affidati con il sopra richiamato atto n. 905 del 20/07/2016”.

E’ evidente che il Comune, grazie agli operai, procede di volta in volta alla riparazione delle perdite idriche che vengono individuate, quelle che si palesano con acqua in superficie. Ha per questo ritenuto corretto annullare la Determinazione con la quale erano stati – finalmente – affidati i lavori di ricerca perdite occulte (che se sono occulte, chiaramente, non sono quelle visibili in superficie) e per farlo aveva, correttamente e sulla base degli anni di lavoro e valutazione fatta dalla precedente amministrazione, affidato il servizio a ditta specializzata che utilizza “tecnologie a basso impatto operative all’interno elle già esistenti camere di manovra e quindi non invasive”, quindi non l’occhio nudo.

Sostanzialmente a PdE i lavori di ricerca perdite occulte, che da anni si cerca di realizzare per fornire una risposta ai preoccupanti numeri che sono riportati nella tabella sottostante (differenza tra metri cubi fatturati e metri cubi erogati), non si faranno. Eppure, come sopra chiarito, la Regione quelli ha autorizzato e per quei lavori, solo per quei lavori, ha concesso l’utilizzo delle somme.

Confronto tra mc fatturati e mc erogati, periodo 2014Invito i cittadini di PdE, singoli o – meglio – tramite Comitato di Quartiere n. 9, a pretendere chiarimenti dall’Amministrazione comunale onde evitare che il lavoro di anni ed i finanziamenti, ottenuti dalla precedente Amministrazione e dal mio Assessorato in particolare, vengano vanificati da una superficialità tanto eclatante quanto preoccupante.

Enrico Stronati

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