Capita ormai sempre più spesso di leggere articoli di giornale (web) in cui una apparente “inchiesta” (WikiPedia ci spiega che “inchiesta” significa “procedimento investigativo teso alla scoperta della verità su di un fatto accaduto“) assume piuttosto i caratteri di sentenza sempre con lo scopo di screditare ed infangare la passata amministrazione.
L’ultima “gemma” in ordine cronologico propinata come inchiesta, recentemente pubblicata su di un sito web che in calce ci informa che il Direttore Responsabile é la Sig.ra Chiara Rai, a firma del Sig. Emanuel Galea, suocero della Sig.ra Rai e papà dell’attuale Vice Sindaco di Anguillara, ha come titolo “Anguillara, inchiesta “cultura”: l’inno allo spreco dell’ex consorzio”.
Mi scuseranno i lettori, sicuramente più attenti e consapevoli dell’autore del summenzionato articolo, di alcune ripetizioni e chiarimenti che mi appresto a documentare, ma comprenderanno sia doveroso respingere e chiarire le meschine illazioni contenute nel testo oggetto del presente.
Iniziamo con il dire che il finanziamento ottenuto dall’Amministrazione Pizzorno per l’allestimento dell’ex Consorzio Agrario, divenuto conseguentemente – a seguito di una scelta fatta dagli alunni di alcune classi delle nostre scuole, si informi il firmatario della “inchiesta” – “La Stazione del Cinema”, fu un finanziamento ottenuto a seguito della partecipazione ad un Bando.
Come tutti i bandi, cosa che l’autore avrebbe il dovere di appurare prima di firmare una “inchiesta” nella quale afferma siano stati fatti “annunci, proclami, falsi inizi e sprechi di fondi pubblici”, anche quello vinto dall’Amministrazione Pizzorno aveva specifici e scopi e limitazioni.
Tra queste, appunto, l’acquisto di attrezzature per il miglioramento o la realizzazione di strutture volte alla divulgazione della cultura e all’integrazione sociale. Nulla di quanto affermato, quindi, nella famigerata “inchiesta” può definirsi “spreco di fondi pubblici”. Peraltro, chissà se l’autore dell’inchiesta avrà avuto tempo di approfondire questo aspetto: tutto il materiale acquistato e la relativa installazione fu comprato facendo uso del Me.Pa. (il Mercato della PA).
Nelle immagini che seguono (vedi galleria fotografica) viene mostrato l’aspetto de “La Stazione del Cinema” così come appariva al momento della conclusione dei lavori di realizzazione (documentati con alcune delle seguenti foto).
Si stupirà, il “giornalista” che ha firmato l’inchiesta, di sapere che l’attrezzatura di allestimento della sala (ovvero poltrone, pareti fono-assorbenti, telai di supporto per mostre) fu volutamente acquistata su supporti mobili e non fissi proprio perché non era intenzione dell’Amministrazione Pizzorno limitare l’utilizzo di una così grande struttura al coperto (unica a disposizione della cittadinanza) “solo” per farne un sala cinematografica o un centro congressi.
Si stupirà ancor di più, scorrendo le fotografie sotto riportate (gli smart-phone noi li utilizzammo per documentare gli eventi e le grandi opere, oggi, invece, si usano per fotografare la quotidianità dei tombini livellati, delle buche tappate o delle perdite riparate, lavori sempre fatti dagli operai comunali senza tali pubbliche enfatizzazioni), delle numerose iniziative, Comunali e non, che si sono svolte all’interno della Stazione del Cinema sino al giorno 8 luglio 2016 (nota: non tutti gli eventi tenuti alla Stazione del Cinema sono qui documentati in quanto le foto di seguito riportate riguardano gli eventi che hanno visto la mia partecipazione).
Le foto dimostrano, peraltro, la duttilità della struttura che, in base alle esigenze, può assumere la “forma” di una sala cinematografica, centro congressi, mercatino artigianale, sala da ballo, teatro, etc etc.
Le scuole del nostro Comune ne hanno usufruito per organizzare eventi di notevole interesse e molto emozionanti, come questo: La nostra giornata della memoria.
Esiste già, inoltre, il progetto per realizzare il palco ai piedi dello schermo di proiezione. Chissà se l’Amministrazione attuale abbia intenzione di proseguire quanto avviato dalla precedente e completare l’opera iniziata o se invece, sulla base di quanto affermato nella inchiesta suddetta, non pensi piuttosto ad affossare tutto ciò che sinora è stato fatto (con impegno ed abnegazione di tante persone) realizzando, stavolta si, un vero spreco di denaro pubblico nonché la violazione delle regole dei bandi con fondi europei.
Se può risultare comprensibilmente difficile rammentare quanti e quali eventi si sono svolti alla Stazione del Cinema negli anni passati, risulta pressoché ridicolo constatare la mancanza di memoria per eventi svoltisi nel maggio-luglio 2016.
Difatti, nel maggio del 2016, la “Stazione del Cinema” fu utilizzata per un evento, organizzato dalla Compagnia dell’Arcobaleno di Marco Danè, che consentì di ospitare, tra gli altri, anche l’attore Tullio Solenghi. Nel giugno del 2016, in pieno periodo elettorale (alcune forze politiche hanno tenuto degli incontri propagandistici e su temi specifici, ma di questi eventi risulta più difficile mantenere memoria e, quindi, si sorvola sulla loro descrizione), sempre la stessa Associazione in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune, utilizzò la Stazione del Cinema per proiettare un filmato nell’ambito dell’iniziativa “Salve sono il sogno che torna”. Manifestazione nella quale furono premiati tutti i ragazzi autori dei “corti”.
E’ dell’8 luglio, invece, l’ultima manifestazione nota alla passata Amministrazione. Sempre su iniziativa della Compagnia dell’Arcobaleno si tenne l’evento: “Un teatro per Anguillara”. Singolare, peraltro, osservare che a questa ultima manifestazione parteciparono, oltre ad un numeroso pubblico, autorevoli membri della nuova amministrazione come l’allora Assessore – defenestrato qualche giorno dopo, a tempo di record – Franco Bernardini.
Dal giorno della sua inaugurazione, dunque, la Stazione del Cinema, ha consentito ad Associazioni, cittadini (che invito a testimoniare in tal senso) e Comune di disporre di una struttura dotata delle necessarie attrezzature per poter realizzare eventi di ogni genere.
E così è stato sino agli inizi di Luglio 2016, poi?
Se nell’articolo suddetto si afferma che l’ex Sindaco Pizzorno dovrebbe, cito, “rammaricarsi e vergognarsi per lo stato in cui versa la Stazione del Cinema“, evidentemente al Sig. Galea sfugge che dalle elezioni di Giugno 2016 (precisamente dal 20.6.2016) ad amministrare il Comune di Anguillara Sabazia non c’è più l’Avv. Francesco Pizzorno e la sua Amministrazione, bensì sua figlia Sara Galea, Vice della Sindaco Sabrina Anselmo. Quindi, al limite, qualora avesse adottato prudenza e avesse accertato i fatti “in famiglia”, avrebbe potuto scrivere “Pizzorno dovrebbe rammaricarsi per lo stato in cui versa oggi la Stazione del Cinema” rivolgendo la raccomandazione a “vergognarsi” a qualcun altro, non certo a chi ha realizzato l’opera e l’ha utilizzata per lo scopo cui fu progettata sino al Giugno/Luglio 2016.
Alcuni degli eventi organizzati presso la Stazione del Cinema hanno visto la mia presenza e collaborazione; a riguardo, non ho mai – ripeto mai – avuto occasione di incontrare il Sig. Galea. Eppure, se lo scopo è fare giornalismo d’inchiesta, solo una persona ben informata dei fatti potrebbe e dovrebbe fare una “inchiesta”.
Chissà, probabilmente il Sig. Galea avrà fatto uso del duro lavoro della precedente Amministrazione (da lui tanto contestato ….) e avrà potuto consultare il portale del Comune comodamente dalla sua scrivania, ottenendo quegli gli atti che oggi gli consentono di scrivere le sue personalissime considerazioni che, in ogni caso, si sono rivelate errate, come qui dimostrato. Evidentemente non è sufficiente leggere una Determina o una Delibera per capire come stanno le cose e raccontare la verità o forse è proprio questo che si vuole. Chissà.
Lo storico degli atti, a partire dal 2011, sotto i Servizi OnLine sul sito del Comune, consente a chiunque di visionare gli atti politico-amministrativi del Comune senza essere costretto a fare la lunga e dispendiosa procedura di accesso agli atti presso i competenti uffici del Comune.
Rinnovo l’invito ai cittadini ad utilizzare gli strumenti disponibili sul sito del Comune (www.comune.anguillara-sabazia.roma.it) e a scorrere le pagine dei Blog che la passata Amministrazione ha predisposto (gratuitamente!) per lasciare traccia del suo operato, piuttosto che prendere come “oro colato” i vari articoli pubblicati sulle diverse testate online che, alle volte rappresentano una interpretazione scevra dalle influenze politiche e personali dell’autore (d’altronde la bravura di un giornalista consiste proprio nella imparzialità).
Enrico Stronati
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